Un mare di energia: aspetti tecnici e sociali dei dispositivi energetici applicati alle correnti marine
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Pieroni, Osvaldo
Groe, Lucia
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Dottorato di ricerca in Scienza, tecnologia e società, XXIII ciclo. A.a. 2010-2011; Il lavoro di ricerca condotto ha riguardato l’analisi dell’attivazione dei processi di
accettazione sociale che caratterizzano i momenti di accoglimento e diffusione delle
tecnologie energetiche innovative.
La nostra attenzione è ricaduta nell’ambito delle “ocean energies”, ed in linea con le
attività di ricerca e sviluppo, particolare accento è stato dato al ruolo assunto
dall’energia delle correnti marine e di marea, che è una delle fonti più interessanti ed
inesplorate tra le fonti di energia rinnovabili.
La cornice teorica entro cui l’analisi è stata condotta si avvale delle teorie costruttiviste
di Bijker, con focus sul ruolo dei gruppi sociali rilevanti e sul quadro tecnologico,
coadiuvate dalla recente teoria delle 3T di Florida e dal triangolo di Wustenhagen che
offrono gli strumenti più appropriati per analizzare come un artefatto e il suo significato
non è circoscritto e intrappolato nella tecnologia di appartenenza, ma come in realtà sia
parte delle interazioni sociali. L’innovazione, in questo lavoro, è considerata come un
insieme di pratiche radicate nella storia, nei modus operandi e nelle identità degli
individui e istituzioni sociali.
La premessa all’ipotesi che ha guidato il presente lavoro è che a caratterizzare la
relazione tra tecnologia e società non è il tipo o il livello della tecnologia, ma l’apertura
della struttura sociale. Da ciò ne consegue una doppia estrinsecazione dell’ipotesi che
ha guidato il lavoro di ricerca che si traduce nei due seguenti punti: a) che i processi di
innovazione tecnologica sono resi possibili da innovazione sociale sostenuta da processi
e dinamiche di accettazione e inclusione sociale, b) che l’innovazione tecnologia è
soggetta a scelte di natura politica.
I casi di studi sottoposti ad analisi tendono alla “rivalutazione del rinnovabile” come
scelta e alternativa al modello energetico fossile e sono rappresentati dal Progetto
BREIS (Building Renewable Energy Innovation Systems) attraverso cui si esamina
l’esperienza del centro di RD&D EMEC (The European Marine Energy Centre) in
Scozia e quella della nascente stazione sperimentale permanente (SSP) localizzata in
località Punta Pezzo del comune di Villa San Giovanni in provincia di RC in Calabria
che rientra nel Progetto Crescita (Conoscenza Ricerca E Sviluppo per l’avvio in
Calabria di Imprese a Tecnologia Avanzata) promosso dal Consorzio SINTENERGY e
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attuato da Il Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria (Calpark). Il lavoro di
indagine si è basato sull’uso di interviste semistrutturate a testimoni privilegiati
seguendo la tecnica suggerita da Bijker della palla di neve. Inoltre la partecipazione a
due focus groups ha consentito di approfondire meglio alcuni aspetti dei processi entro i
quali la tecnologia oggetto di studio era interpretata e costruita. I casi di studio
presentano livelli di attuazione diversi. Il progetto scozzese si colloca in una fase matura
e viva, mentre quello italiano è nella sua più fervida fase di attuazione.
La struttura espositiva dell’analisi empirica evidenzia come i processi di accettazione
sociale caratterizzano le modalità attraverso cui i due casi di studio si inseriscono in
un’ottica di transizione energetica in un modo innovativo e controverso di (riprogettare)
l’energia. Le conclusioni a cui si giunge sono rappresentate dal fatto che le correnti
marine pur detenendo un potenziale comparabile ad altre energie rinnovabili non sono
l’energia del futuro, ma una delle fonti sostenibili di energia che assume un ruolo
essenziale nell’affrontare il cambiamento climatico e nella promozione della
transizione energetica. L'utilizzo dell'energia alternativa e l'uso delle tecnologie
appropriate hanno il compito di promuovere il futuro sostenibile ed una eventuale
democrazia tecnologica.Soggetto
Fonti rinnovabili di energia - Correnti marine - Sviluppo - Italia e Scozia