Cooperazione e sviluppo al tramonto del neoliberismo : una approssimazione all'alba
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Dottorato di ricerca in Scienza, tecnologia e società, XXII ciclo. A.a. 2009-2010; Questo lavoro muove dall’esigenza di capire come, nel mondo attuale, i concetti di “cooperazione” e
“sviluppo” e la loro declinazione nella esperienza storica della cooperazione internazionale e della
cooperazione allo sviluppo, hanno inciso e stanno incidendo nella riconfigurazione delle relazioni
internazionali e della economia mondiale.
Attraverso una analisi ispirata agli studiosi del sistema-mondo capitalista, ed in particolare incentrata sui
concetti di “crisi egemonica” e di “mondo multipolare” che questi utilizzano, si propone una lettura politica
dell’evoluzione della cooperazione allo sviluppo Nord-Sud e della cooperazione Sud-Sud. Si cerca di
mostrare come questi modelli e strumenti di politica internazionale, per essere compresi a fondo, non sono
separabili dalle dinamiche di sviluppo soggiacenti al capitalismo come sistema storico. Conseguentemente,
di come è possibile leggere l’utilizzo della cooperazione allo sviluppo, come pare suggerire l’esperienza
storica, o quale semplice mezzo di “lotta alla povertà” o come strumento di ingerenza i cui obiettivi di fondo
appartengono alla sfera della geopolitica e della economia. L’esame delle recenti tendenze della
cooperazione Sud-Sud, d’altra parte, indica che le relazioni fra i paesi cosiddetti “in via di sviluppo” non
sono esenti da queste problematiche.
Successivamente, nella seconda parte del lavoro, si prende come caso di studio l’esperienza alternativa di
integrazione e cooperazione Sud-Sud promossa dal governo bolivariano del Venezuela nota come ALBATCP
(Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America - Trattato di Commercio dei Popoli).
I motivi di tale scelta sono legati agli sviluppi più recenti della politica in America Latina, dove, a fronte di
una crisi di lungo periodo sperimentata dalla maggior parte dei paesi della regione e vissuta come
conseguenza dell’imposizione da parte delle istituzioni finanziarie internazionali di un modello di sviluppo
economico – in sintesi il neoliberismo – , si sono aperti nuovi processi di ripensamento critico sia sul
concetto stesso di “sviluppo” che sui caratteri della democrazia e sulla partecipazione al sistema
internazionale.
Studiando l’ALBA si è cercato di mettere in luce differenze e analogie di questo progetto con i modelli di
integrazione latinoamericana più consolidati e i nuovi che stanno sorgendo; ma anche con la tradizionale
cooperazione allo sviluppo Nord-Sud e le nuove esperienze di cooperazione Sud-Sud.
Il caso ALBA mostra che anche questo, come qualsiasi altro processo di cooperazione e integrazione, è
fortemente condizionato dai principi, progetti e interessi dominanti nello scenario economico, politico e
sociale interno dei paesi che vi partecipano. E che un progetto di integrazione è molto più difficile da
realizzare rispetto a un modello, anche ampio, di cooperazione perché tocca necessariamente e in profondità
gli “agenti economici”, siano essi pubblici o privati.
Infine mostra che, oggi forse più che in passato, il concetto di “sviluppo” ancora dominante, basato
sull’esperienza storica occidentale, è destinato a provocare aspri conflitti e resistenze, perfino nei casi in cui,
come l’ALBA, si guarda a un orizzonte post-capitalista.
ABSTRACT
(English version)
This work attempts to understand how, in the contemporary world, the concepts of “co-operation” and
“development”, and their historical praxis as international co-operation and co-operation for development,
have affected the reconfiguration of the world economy and international relations.
Through an analysis inspired by the capitalist world-system scholars and focused on the concepts of
“hegemonic crisis” and “multi-polar world”, here I offer a political interpretation of the co-operation for
development and South-South co-operation evolution. I try to show that, to achieve a deep understanding of
these social phenomenons, it is not possible to separate these models and foreign policy tools from the widest
capitalistic dynamics, once capitalism is assumed as an historical system. Consequently, as experience seems
to suggest, how is possible to use co-operation for development just as a simple medium “to fight against
poverty” or as a tool to interfere in the recipient domestic policies, basically guided by geopolitical and
economic purposes. The recent South-South co-operation trends, on the other hand, clearly show that
relations among “developing countries” are affected by the same problems.
Then, in the second part of the thesis, I consider the case study of the ALBA-TCP (Bolivarian Alliances for
the People of Our America – Peoples’ Trade Treaty), a new regional integration project promoted by the
Bolivarian government of Venezuela, in which eight Latin American States are participating in a peculiar
South-South international co-operation experience.
The reason behind this choice is closely related to the recent political tendencies in Latin America. After a
period of crisis lived in the greater part of the region and mostly perceived as the imposition by the IFIs of a
development economic model - in short Neoliberalism - new processes of critical rethinking have been
opened on the concept of “development” itself, the features of democracy and the regional participation to
the international system.
Through the study of the ALBA project, I highlighted its analogies and differences with the more
consolidated Latin American integration models as well as the new ones; but also with the traditional North-
South co-operation for development and the new South-South co-operation experiences.
The case of ALBA shows that the contents of any integration or co-operation process are strongly
determined by the principles, projects, and dominant interests at play within each Member State.
Additionally, broadly speaking, that a process of regional integration is much more difficult to put in practice
than any model, even broad, of co-operation, because it affects the “economic agents”, both public and
private.
Finally, the study shows that today more than ever before, the still dominant concept of “development”,
based on the Western historical experience, is destined to generate harsh social conflicts and resistances,
even in those cases, such as the ALBA, oriented to a post-capitalist social order.; Università della Calabria, Dipartimento di sociologia e scienza politicaSoggetto
Liberismo