L’Angiotensina II modula il calcio intracellulare attivando AT1R, tramite la via di trasduzione dell’IP3 e i canali per il calcio di Tipo T (TCC).
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Martini, Aurela
Martino, Guglielmo
Canonaco, Marcello
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Dottorato in Biologia Animale, Ciclo XXI, a.a. 2007-2008; L’ Angiotensina II è il maggiore effettore del sistema
renina-angiotensina. L’Angiotensina I, formata in seguito all’attività
enzimatica della renina, interagisce con l’ACE plasmatico e con quello
dell’endotelio polmonare convertendosi in Ang II.1 Successivamente l’Ang
II è veicolata dal circolo ai suoi organi bersaglio regolando la pressione
sanguigna, il bilancio idrico e il tono muscolare. Gli effetti indotti dal
peptide sono mediate principalmente da due tipi di recettori di membrana,
AT1 e AT2.2 I recettori AT1 stimolano un elevato numero di sistemi di
trasduzione del segnale all’interno della cellula, quali fosfolipasi A (PLA),
fosfolipasi D (PLD), fosfolipasi C (PLC), le MAP kinasi e la
mobilizzazione del calcio intracellulare; infatti è ben nota la modulazione
della concentrazione intracellulare di questo ione dall’idrolisi di
fosfatidilinositolo-4,5-difosfato. Un’ ulteriore quantità di Ca2+ entra nella
cellula anche dall’esterno grazie all’apertura dei canali del calcio. Recenti
studi hanno dimostrato l’esistenza dei canali per il calcio di tipo T a livello
delle cellule endoteliali, ma il loro vero ruolo non è ancora del tutto
chiaro.3 Scopo dello studio: Esaminare il coinvolgimento dell’Ang II
nell’incrementare la [Ca2+]i anche attraverso l’attivazione dei canali del
calcio di tipo T nelle cellule HUVEC e determinare quale dei due recettori,
AT1 o AT2, è coinvolto della attivazione di questi canali.
La prima tappa di questo studio è stata la messa a punto del protocollo per
la determinazione della vitalità cellulare, mediante l’ Arancio di Acridina,
della concentrazione del Calcio, NO e ROS utilizzando rispettivamente le
sonde: Fluo-3AM, DAF-2DA e HDCFH-DA.
Metodo: Le HUVEC utilizzate al terzo passaggio, sono state mantenute e
cresciute in coltura mediante mezzo specifico per cellule endoteliali EGM®
Bullet Kit (Lonza) contenente 10% FBS. Le cellule sono state trattate con
Ang II alle concentrazioni: 10-9 M o 10-7 M o 10-6 M in presenza o meno
degli antagonisti dei recettori AT1 o AT2 per la messa a punto del
protocollo. Nel secondo studio le cellule sono state trattate con Ang II alle
suddette concentrazioni in presenza degli antagonisti e in presenza o meno
dell’ inibitore della via IP3 o del TCC. Le cellule trattate con le sonde sono
state osservate dopo 3, 6 e 9 ore. Le immagini sono state catturate col
microscopio Olympus utilizzando ProImagePlus 4.0 ed analizzate col
programma NIH ImageJ.
Risultati: La valutazione dell’effetto dell’Ang II sulla vitalità e sulla
modulazione della concentrazione del Calcio, NO e ROS a livello delle
cellule endoteliali, ha evidenziato che la concentrazione ottimale per la
valutazione degli effetti intracellulare di questo octapeptide nelle cellule
endoteliali è 10-7 M; le cellule HUVUC rappresentano un buon modello per
valutare l’azione dell’Ang II sull’ endotelio capillare.
Il secondo studio ha dimostrato che l’ Ang II induce un alterazione del
calcio intracellulare attraverso l’interazione col recettore AT1 stimolando la
via IP3 per rapidi effetti fisiologi mentre attiva i canali del calcio di tipo T
per tempi maggiori o uguali a 9 ore.
Tali risultati suggeriscono che i T-Type Calcium channels regolano
direttamente la permeabilità al calcio delle membrane plasmatiche di cellule
HUVEC, mediante canali selettivi e non solo tramite la via IP3. Questo
risultato mette in risalto il ruolo dei TCC nella regolazione metabolica e
strutturale diretta delle cellule endoteliali, accanto a quella delle cellule
muscolari lisce dei capillari.; Università della CalabriaSoggetto
Biologia animale; Angiotensina; Ormoni polipeptidici
Relazione
BIO/09;