L'innovazione sociale come sfida alla governance : le alternative food networks in Europa
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Dottorato di ricerca in Scienza, tecnologia e società, XXI ciclo. A.a. 2008-2009; Questo lavoro di ricerca si propone si contribuire al dibattito sulle
Alternative Food Networks, da una parte, esaminando i profili di
sostenibilità di tali pratiche ai fini del rinnovamento delle aree
rurali, dall’altra, evidenziando quali sono le condizioni che
favoriscono il loro consolidamento e la loro istituzionalizzazione.
A tal fine, attraverso l’indagine empirica delle reti alternative, si
vogliono raggiungere due obbiettivi: il primo è confutare la teoria
che rappresenta le Alternative Food Networks come alleanze
escludenti rispetto ai soggetti svantaggiati della società e rivolte
a quelli privilegiati. Il secondo obbiettivo è quello di vedere come
l’azione collettiva abbia innovato e sfidato il sistema
agroalimentare mantenendo la propria indipendenza dalle
politiche governative.
L’approccio della regolazione e quello della governance, come
sua declinazione più recente, sono serviti per tratteggiare il
contesto politico istituzionale e culturale nel quale le reti
alternative sono embedded, mentre le teorie dei networks hanno
costituito la base per analizzare il comportamento dei soggettiche costituiscono le reti e di quelli che fanno parte delle
associazioni del settore volontario.
Dalla ricerca è emerso che le Alternative Food Networks (AFNs)
o filiere corte, concretizzano delle forme innovative di
organizzazione sociale volte a costituire spazi di produzione e
consumo di cibo, collegati in modo stringente da un punto di vista
fisico, economico e sociale.Le Alternative Food Networks, si pongono,dunque, come
pratiche di azione sociale capaci di costituire un’alternativa alla
struttura organizzativa del complesso agro-industriale ed ai
problemi di sostenibilità da esso generati. In quanto tali, le
Alternative Food Networks, rappresentano una relazionalità nongestibile dalla progettualità governativa nelle azioni per lo
sviluppo locale. Al contrario, l’innovazione da esse prodotta, ha
innescato un processo di istituzionalizzazione su due livelli quello
delle associazioni e quello del governo.
La comparazione tra le modalità con cui si sono sviluppate le
Alternative Food Network in Italia e nel Regno Unito ha richiesto
un’analisi della governance alimentare, per comprendere il
quadro macro-regolatorio in cui tali pratiche si sono sviluppate,
ed una analisi actor-oriented, per esaminare le strategie locali di
costituzione e consolidamento delle Alternative Food Networks.
Lo studio comparativo ha messo in luce che la capacità di
agency alla base delle pratiche alternative analizzate nel Regno
Unito si è rivelata più dirompente, sia in relazione alle politiche
alimentari governative, sia in relazione al modello organizzativo
attualizzato. Qui il sodalizio tra agricoltori e consumatori è
risultato più equilibrato, si è caratterizzato con una forte valenza
“civica” e si è intrecciato con il settore volontario consolidando in
modo più evidente l’innovazione sociale.This research work seeks on one hand, to contribute to the
debate on the Alternative Food Networks, examining the
sustainability profiles of such practices that have the aim of
renewing rural areas, and on the other hand, highlighting which
are the conditions that favour their consolidation and
institutionalisation. To such an end, through the use of alternative
networks' empirical research, two objectives are sought to be
reached: the first is to refute the theory that depicts the
Alternative Food Networks as confederations that exclude
disadvantaged members of society and apply only to those more
privileged members. The second objective is that of seeing how
collective action has innovated and challenged the food farming
system maintaining its independence from government policies.
The approach used both in its regulation and governance, as in
the case of its most recent declination, has served to outline the
institutional and cultural political context in which the alternative
networks are embedded, while the networks theories have
constituted the basis for analyzing the behaviour of subjects that
make up the networks and those that partake in voluntary
associations.
From the research it has emerged that the Alternative Food
Networks (AFNs) or short supply-chain are realising innovative
forms of social organisation aimed at constituting food
production and consumption spaces which are closely linked
from a physical, economic and social perspective.
The Alternative Food Networks present themselves as social
action practices capable of constituting an alternative to the
organization of the agro-industrial complex and to the problems
of sustainability generated by it. As such, the Alternative Food
Networks represent a relationality unmanageable by government
planning in local development actions. On the contrary, theinnovation produced by these has triggered a process of
institutionalisation on two levels, that of the associations and that
of the government.
The comparison between the modalities with which the
Alternative Food Network in Italy and the United Kingdom were
developed has required an analysis of food governance in order
to understand the macro-regulatory framework in which such
practices have been developed, and an actor-orientated analysis
to examine the local strategies of organisation and consolidation
of the Alternative Food Networks. The comparative study has
brought to light that the agency's ability at the foundation of
alternative practices analysed in the UK has proved to be the
most revolutionary, both in relation to food governance policies,
and in relation to the organisational model put into place. Here
the association between farmers and consumers has revealed
itself to be more balanced, characterised by a strong “civic” value
and intertwined with the voluntary sector, consolidating its social
innovation in a more evident way.; Unione europeaSoggetto
Consumo - Aspetti socio-culturali; Industria agroalimentare