Characterization of the role of ageing on mechanical and thermal nociception and nocifensive response to formalin test in C57BL/6 Mice
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Scuteri, Damiana
Sisci, Diego
Berliocchi, Laura
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Dottorato di Ricerca in Biochimica Cellulare ed Attività dei Farmaci in Oncologia, XXVII Ciclo, a.a. 2013-2014; Il dolore cronico, che riduce notevolmente la qualità della vita, interessa un
vasto segmento della popolazione globale (il 25% della popolazione Europea
e più di 100 milioni di cittadini Americani), diventando anche più frequente
negli anziani (> 65 anni). In questa popolazione, il dolore cronico spesso
viene incompreso e non opportunamente trattato (Bruckenthal & D’Arcy,
2007), anche a causa della resistenza alla maggior parte degli analgesici di
elezione. Pertanto, questo progetto di dottorato è stato condotto con
l’obiettivo di caratterizzare un modello di dolore cronico che potesse essere
un valido strumento rappresentativo della condizione di dolore cronico
nell’anziano ed il ruolo dell’invecchiamento nella nocicezione meccanica e
termica e nella risposta nocifensiva in topi C57BL/6. Topi C57BL/6 di due
mesi di età sono stati sottoposti al Test della Formalina (Dubuisson &
Dennis, 1977): oltre a studiare il comportamento nocifensivo di
licking/biting/flinching indotto dalla formalina, l’allodinia meccanica e
l’edema sviluppati dagli animali in seguito alla somministrazione di formalina
sono stati rispettivamente investigati tramite il Test di Von Frey (Chaplan et
al., 1994) e l’utilizzo di un calibro, nel 1°, 4°, 7°, 9°, 11° e 14° giorno
successivo alla somministrazione di formalina. Inoltre, è stata studiata
l’efficacia del gabapentin, uno dei trattamenti di scelta per gli stati di dolore
cronico come la neuropatia diabetica e la nevralgia postherpetica (Backonja et
al., 1998; Rowbotham et al., 1998), sia nella risposta nocifensiva al test della
formalina sia nella conseguente allodinia meccanica, fino a 4 giorni dopo
l’iniezione di formalina. I risultati ottenuti hanno dimostrato la presenza di
allodinia meccanica nella zampa ipsilaterale già due ore dopo la
somministrazione di formalina, con il picco nel 4° giorno. Questa allodinia
meccanica a lungo termine (fino a 14 giorni), nel 4° giorno successivo all’iniezione di formalina, interessa anche la zampa controlaterale,
confermando l’esistenza di meccanismi centrali ritenuti alla base della
seconda fase del test della formalina ed escludendo la possibilità che tale
allodinia possa essere causata dall’edema evidenziato. Il gabapentin è risultato
molto efficace nella seconda fase, lievemente efficace nella prima fase e
nell’allodinia meccanica indotta dalla formalina 2 ore dopo la
somministrazione di formalina. Tale attività non è stata evidenziata nel primo
e nel quarto giorno successivo all’iniezione di formalina, verosimilmente a
causa dell’emivita del farmaco. I nostri risultati caratterizzano il test della
formalin come un modello rappresentativo di uno stato di dolore cronico che
racchiude sia le caratteristiche infiammatorie del dolore articolare, spesso
resistente al trattamento (Scaglione et al., 2014), sia gli aspetti centrali del
dolore neuropatico, perciò molto utile per studiare le condizioni di dolore
cronico che affliggono un crescente numero di pazienti anziani. Inoltre, il
quadro fisiopatologico del dolore nell’anziano è stato approfondito per
comprendere come l’invecchiamento potesse influenzare prima la nocicezione
e, successivamente, lo sviluppo ed il mantenimento del dolore, dal momento
che i cambiamenti nella nocicezione indotti dall’età non sono ancora ben noti
(Taguchi et al., 2010). Pertanto, topi C57BL/6 giovani (2 mesi) e più anziani
(6, 12 e 18 mesi) sono stati sottoposti a test comportamentali per determinare
la sensibilità basale meccanica e termica (test di Von Frey (Chaplan et al.,
1994), Pin-prick test (Chan et al., 1992), test di Hargreaves (Hargreaves et
al., 1988), test dell’acetone (Choi et al., 1994)). Come dimostrato anche da
studi longitudinali, soprattutto la sensibilità meccanica ed anche quella
termica (sia al caldo che al freddo) sono risultate incrementate. I primi
cambiamenti evidenti, in particolare per la sensibilità al freddo, sono stati
osservati intorno ai 6 mesi di età. Fra l’età di 12 e di 18 mesi, i livelli di
sensibilità hanno mostrato una sorta di plateau, con un incremento molto più lento. Poiché la nocicezione è risultata essere modificata negli animali anziani, si è deciso di esaminare l’effetto dell’età sulla risposta nocifensiva al
dolore evocato (test della formalina). La risposta nocicettiva, espressa in
secondi di licking/biting/flinching e come totale di eventi di
licking/biting/flinching, è risultata differente nei topi anziani (6, 12, 18 mesi),
presentando non più solo 2 ma 3 fasi di picco, uno spostamento temporale ed
un’ampiezza variata. Inoltre, lo stato allodinico formalina-indotto è risultato
più pronunciato nei topi anziani, nei quali l’allodinia meccanica ha continuato
ancora a rimanere stabile al picco, mentre nei topi di due mesi il recupero
stava già cominciando. Anche il processo di guarigione e l’edema della zampa
sono risultati influenzati dall’età dell’animale. A livello molecolare, non sono
state evidenziate differenze significative nei livelli della proteina p62, di LC3-
I e di LC3-II, mentre solo i livelli di espressione di Beclin 1 sono risultati
progressivamente ridotti con l’invecchiamento, in maniera statisticamente
significativa. Sebbene siano necessari ulteriori esperimenti, questi risultati
sembrano suggerire che la pathway dell’autofagia sia modificata e che il
flusso autofagico sia probabilmente ridotto. Di fondamentale importanza è
l’osservazione che il principale marker di dolore cronico, la subunità del
canale del Ca2+ α2δ-1, è risultata quasi assente nei topi di 2 mesi e
notevolmente up-regolata, seguendo un andamento a campana, nei topi di 6 e
di 12 mesi. Questo fenomeno potrebbe essere alla base della ridotta soglia
meccanica dei topi più anziani. Inoltre, una nuova banda a basso peso
molecolare, che abbiamo chiamato α2δ-1*, è risultata altamente presente nei
topi più anziani rispetto ai topi di due mesi, come la banda nota α2δ-1. I nostri
risultati hanno dimostrato che anche l’efficacia del gabapentin (10 e 100 mg/Kg) nel test della formalina e nell’allodinia meccanica indotta dalla
formalina, testato in topi C57BL/6 di 2 e 6 mesi, è risultata influenzata
dall’invecchiamento. In particolare, nei topi giovani, solo la dose di 100
mg/Kg è risultata efficace in tutte le fasi del test della formalina, mentre, sia
la dose più alta che la dose più bassa sono state efficaci nei topi di 6 mesi. A differenza dei topi di due mesi, i topi di 6 mesi non hanno mostrato
cambiamenti significativi fra la soglia meccanica dei topi trattati con veicolo e
quella dei topi trattati con il farmaco due ore dopo la somministrazione di
formalina. Tuttavia, la somministrazione acuta di gabapentin è risultata più
efficace sull’allodinia meccanica indotta dalla formalina nei topi di 6 che nei
topi di 2 mesi, suggerendo che nei topi anziani, anche una dose più bassa di
gabapentin risulta terapeutica ma l’effetto terapeutico ha più breve durata.
Questo fenomeno potrebbe essere dovuto all’up-regulation della subunità
α2δ-1 evidenziata nei topi anziani. In conclusione, i risultati ottenuti durante
questo progetto di ricerca di dottorato caratterizzano il test della Formalina
(Dubuisson & Dennis, 1977) come un valido modello di dolore cronico e
dimostrano che il processo di invecchiamento influenza la soglia nocicettiva
agli stimoli sia di natura meccanica che termica ed il comportamento
nocifensivo in tale modello sperimentale di dolore cronico. I nostri risultati
sono dotati di un notevole valore traslazionale per rispondere al bisogno, non
ancora soddisfatto, di un migliore sfruttamento degli strumenti farmacologici
già disponibili e di nuovi trattamenti terapeutici per la gestione del dolore
cronico nei pazienti anziani.; Università della CalabriaSoggetto
Biochimica cellulare; Dolore
Relazione
BIO/14;