Advanced structural analyses of cable supported bridges
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Pascuzzo, Arturo
Renato Sante Olivito, Renato Sante
Lonetti, Paolo
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Doctoral Material and Structural Engineering, Ciclo XXVII, a.a. 2011-2014; I ponti di grande luce sono strutture complesse che presentano un
utilizzo ottimale dei materiali strutturali, caratteristiche estetiche e costruttive
efficienti e bassi costi di manutenzione. A causa delle loro grandi dimensioni e
delle diverse caratteristiche degli elementi strutturali, che sono essenzialmente
la trave di irrigidimento, i piloni e il sistema dei cavi, i ponti di grande luce
presentano diversi problemi che devono essere analizzati.
Uno riguarda la definizione della configurazione iniziale della struttura.
I ponti di grande luce, infatti, specialmente per lunghezze elevate, presentano un
gran numero di cavi, che determinano strutture altamente iperstatiche. Come
risultato, le forze di pretensione e le dimensioni delle sezioni trasversali dei cavi
possono essere considerati come variabili di progetto che devono essere
determinati.
Un altro riguarda la valutazione della vulnerabilità strutturale nei
riguardi di condizioni di carico estreme come il transito di carichi mobili o gli
effetti prodotti da meccanismi di danneggiamento del sistema dei cavi, come la
corrosione, che riducono fortemente l'integrità strutturale. Tali fenomeni producono significativi effetti di amplificazione dinamica in termini variabili
tensionali e di spostamento. Tuttavia, gli effetti prodotti dall'azione dei carichi
mobili o da meccanismi di danno non sono indipendenti. L’effetto della
corrosione rende la struttura più sensibile all'azione di carichi mobili. D'altra
parte, le vibrazioni indotte dal transito dei veicoli possono causare il
deterioramento dei cavi per fatica o abrasione. Per queste ragioni, i problemi dei
carichi mobili e dei meccanismi di danno dovrebbero essere studiati
congiuntamente.
L'ultimo è relativo agli effetti delle nonlinearità geometriche e dei
materiali sul comportamento strutturale dei ponti. Le nonlinearità geometriche e
dei materiali, infatti, influenzano la risposta dei ponti di grande luce e, di
conseguenza, anche la massima capacità portante. Le nonlinearità dei materiali
derivano dal legame sforzo-deformazione dei materiali, mentre le nonlinearità
geometriche sono dovute all’effetto “sag” dei cavi, ai grandi spostamenti e ai
fenomeni di interazione sforzo assiale-momento flettente che insorgono nella
trave di irrigidimento e nei piloni (effetto beam-column).
Obiettivo della presente tesi di dottorato è quello di sviluppare modelli
strutturali avanzati per l’analisi delle problematiche dei ponti di grande luce
precedentemente descritte. A tal fine, è si è fatto ricorso alla metodologia degli
elementi finiti per riprodurre il comportamento strutturale dei principali ponti di
grande luce. In particolare, è stata adottata una formulazione di tipo nonlineare
geometrico, che ben si presta a riprodurre gli effetti delle vibrazioni locali dei
cavi e i grandi spostamenti a cui sono soggetti la trave d’irrigidimento e i piloni.
Per quanto riguarda la definizione della configurazione geometrica
iniziale, viene elaborata una metodologia di progettazione per l’ottimizzazione delle forze di pretensione e per il dimensionamento delle sezioni trasversali dei
cavi. La metodologia è data dalla combinazione del modello strutturale agli
elementi finiti descritto in precedenza con una procedura di ottimizzazione
iterativa. Tale procedura iterativa è utilizzata per ottimizzare la distribuzione
delle forze di pretensione e le dimensioni delle sezioni trasversali al fine di
minimizzare la quantità di acciaio e massimizzare le performance strutturali
sotto l’azione di carichi di natura accidentale. In tale ambito, sono stati elaborati
dei risultati per validare la metodologia proposta per mezzo di confronti con formulazioni presenti in letteratura. Inoltre, sono stati sviluppati risultati
parametrici con riferimento a ponti di conformazione più complessa per
verificare le regole di dimensionamento e per confrontare i ponti a
configurazione mista sospesa strallata con le convenzionali configurazioni
sospese e strallate. Inoltre, dettagliati risultati sono proposti con riferimento al
caso dei ponti misti auto-ancorati sospesi strallati.
Al fine di analizzare il comportamento strutturale di ponti di grande luce
in presenza di meccanismi di danneggiamento del sistema dei cavi, sotto
l’azione di carichi viaggianti, al modello agli elementi finiti sono aggiunte
ulteriori formulazioni. In particolare, sono presi in considerazione gli effetti di
accoppiamento flesso-torsionale della struttura da ponte e quelli associati ai
contributi di carico e di massa derivanti dal sistema mobile. Inoltre, gli effetti di
fenomeni di danneggiamento di elementi del sistema dei cavi, prodotti da
preesistenti fenomeni di corrosione o rotture improvvise, vengono analizzati per
mezzo di leggi esplicite in funzione del tempo, sviluppate nell’ambito della
teoria della meccanica del danneggiamento. Inizialmente, le analisi hanno
focalizzato l'attenzione sul comportamento dinamico di ponti strallati in
presenza di rottura improvvisa di elementi costituenti il sistema dei cavi. In tale
contesto sono proposti dei risultati ricavati da analisi sensitive delle variabili dei
ponti di grande luce. In particolare, l’influenza dalle caratteristiche dei carichi
mobili, delle tipologia dei piloni e dello scenario di danneggiamento sono
studiati per mezzo di confronti tra configurazioni del ponte danneggiate e non
danneggiate. Successivamente, viene analizzato il comportamento dei ponti
misti strallati sospesi. E’ sviluppato uno studio parametrico sulla base di quattro
scenari di danneggiamento che prevedono il danneggiamento degli stralli, dei
pendini e del cavo principale. In particolare, al fine di evidenziare i vantaggi
presentati dalla configurazione mista, vengono proposi dei risultati sotto forma
di confronto con sistemi puri strallati e sospesi. I risultati sono espressi in
termini di fattori di amplificazione dinamica delle tipiche variabili cinematiche
e tensionali di progetto.
Il problema della influenza sulla capacità massima di carico delle nonlinearità geometriche e del materiale è presentato con riferimento allo
schema di sospensione strallato-sospeso auto-ancorato. Il comportamento non lineare del materiale della trave di irrigidimento e dei piloni è rappresentato da
una raffinata formulazione agli elementi finiti che combina la teoria alla base
del modulo tangente con un modello di cerniera plastica, mentre per i cavi viene
adottata la teoria della plasticità per deformazioni finite. Nel quadro della non
linearità geometrica, dal momento che il modello strutturale di base agli
elementi finiti riproduce i grandi spostamenti e l’effetto "sag" dei cavi, che
viene riprodotto per mezzo di un approccio multi truss element, sono agiunti
ulteriori contributi per riprodurre l’effetto di interazione sforzo normalemomento
flettente presente nelle pile e nella trave di irrigidimento. L'analisi si
basa su un’analisi nonlineare al passo. Poiché il comportamento strutturale del
ponte è fortemente influenzato dalle distribuzioni delle forze di pretensione del
sistema dei cavi, come primo step viene determinata la configurazione
geometrica iniziale del ponte sotto l'azione di carichi permanenti. I risultati sono
finalizzati ad analizzare l'influenza sulla massima capacità di carico del
comportamento nonlineare del materiale nonché dei parametri geometrici e
strutturali.; Università della CalabriaSoggetto
Scienza delle costruzioni; Ponti; Ottimizzazione
Relazione
ICAR/08;