Caratterizzazione del ruolo svolto dal Nerve Growth Factor e dai suoi recettori nel differenziamento cellulare dei podociti umani
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Carito, Valentina
Bagetta, Giacinto
Caroleo, Maria Cristina
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Dottorato di Ricerca in “Farmacologia e Biochimica della Morte Cellulare”, XXIII Ciclo, a.a. 2010-2011; Il Nerve Growth Factor (NGF) è una proteina solubile appartenente alla famiglia delle
neurotrofine. Inizialmente scoperto e studiato per il suo ruolo chiave nello stimolare la
crescita e il differenziamento neuronale, il NGF è oggi considerato un mediatore in
grado di modulare l’attività biologica di svariate popolazioni cellulari non-neuronali.
Le azioni biologiche del NGF sono mediate dal legame, sulle cellule target, a specifici
recettori di membrana: il recettore ad alta affinità, TrkA, dotato di attività tirosinchinasica
intrinseca e responsabile del controllo della sopravvivenza, del
differenziamento e della proliferazione cellulare, e il recettore a bassa affinità, p75NTR,
appartenente alla famiglia dei recettori di morte, in grado di indurre apoptosi o sopravvivenza cellulare. Diverse osservazioni sperimentali hanno documentato che il
NGF e i suoi recettori sono presenti nel rene sano ed affetto da varie patologie, tuttavia
è ancora poco nota l’esatta funzione che la neurotrofina riveste nel controllo dell’attività
funzionale delle varie popolazioni cellulari renali. Nell'ambito della fisiopatologia
renale un ruolo centrale è senz'altro svolto dai podociti, cellule dinamiche altamente
specializzate, dotate di una sofisticata architettura cellulare e sub-cellulare,
caratterizzate da un voluminoso corpo cellulare, lunghi processi primari e numerosi
pedicelli. La funzione principale dei podociti è quella di garantire, insieme alle cellule
endoteliali dei capillari glomerulari ed alla membrana glomerulare basale, la selettiva
permeabilità di filtrazione della barriera glomerulare. L’integrità di tale struttura
anatomica è sostenuta, oltre che dalla presenza di popolazioni cellulari specializzate anche dall’azione trofica esercitata da diversi fattori solubili di natura proteica, che agiscono sia in maniera autocrina che paracrina, tra i quali citochine e fattori di crescita.
Poiché i podociti e le cellule nervose condividono diverse caratteristiche biologiche,
l’espressione di molecole criticamente importanti per la loro funzione e il mantenimento
della loro complessa struttura, nonché la stessa origine ontogenetica, il NGF potrebbe
giocare un ruolo fondamentale nella maturazione, nei cambiamenti strutturali e quindi
nella funzione delle cellule podocitarie, analogamente a quanto già descritto a livello
neuronale.
I risultati del presente studio hanno evidenziato, per la prima volta, come i podociti
umani immaturi, in corso di differenziamento e completamente differenziati, esprimono
costitutivamente il messaggero per il NGF e per i suoi recettori, TrkA e p75NTR. Tale
espressione genica è associata, in tutte le condizioni sperimentali, alla produzione, in
forma matura, delle proteine recettoriali TrkA e p75NTR ed alla sintesi della neurotrofina in forma biologicamente attiva. L’analisi della distribuzione recettoriale a
livello cellulare, condotta mediante microscopia elettronica, ha permesso di evidenziare
che l’espressione sub-cellulare di entrambi i recettori varia in funzione dello stadio di
maturazione podocitaria, con evidenti differenze nella localizzazione dei recettori ad
alta e a bassa affinità, tra podociti proliferanti e podociti maturi. Di notevole interesse è
l'evidenza, esclusivamente nella popolazione podocitaria indifferenziata, di una
localizzazione di entrambi i recettori per la neurotrofina nel compartimento
mitocondriale. L’analisi, mediante studi di immunoprecipitazione, dell'associazione tra i
recettori TrkA e p75 e specifiche proteine mitocondriali, quali il traslocatore per il
nucleotide adenina (ANT) e la fosfodiesterasi 4 isoforma A5 (PDE4A5), nonché l'evidenza di più elevati livelli di fosfo-ERK1/2 a livello del compartimento
mitocondriale dei podociti immaturi rispetto a quelli proliferanti, ha consentito di
ipotizzare, per la prima volta, un possibile ruolo del NGF e dei suoi recettori nel
controllo dell'omeostasi energetica e nell'induzione di specifici pathways mitocondriali
coinvolti nel mantenimento dello stato proliferativo.
Gli studi volti a definire il ruolo funzionale del sistema NGF/recettori per il NGF
nell’ambito della popolazione cellulare podocitaria hanno inoltre documentato come la
deprivazione di NGF (mediante anticorpi anti-NGF), nei podociti immaturi, non ha
alcun effetto sul ciclo cellulare, sull'espressione dei recettori per la neurotrofina e sulla
loro distribuzione a livello subcellulare, mentre nei podociti in corso di
differenziamento, l'esposizione agli anticorpi anti-NGF induce drammatiche alterazioni della morfologia cellulare, con perdita della corretta estensione dei pedicelli e notevole
alterazione nell'organizzazione del citoscheletro. Si è anche osservata una riduzione
selettiva dei livelli proteici di sinaptopodina, non associata a concomitante diminuzione
dei livelli di mRNA, indicando un probabile effetto post-traduzionale della neurotrofina,
probabilmente dovuto ad una riduzione dell’attività di fosforilazione della PKA che renderebbe così la sinaptopodina maggiormente esposta al clivaggio da parte della Lcatepsina.
E’ noto che il recettore a bassa affinità per il NGF, p75NTR, è coinvolto nel
controllo del pathway cAMP/PKA mediante interazione con la PDE4A. Studi di coimmunoprecipitazione
del recettore per il NGF p75NTR con la PDE4A su lisati totali di
podociti differenziati, di controllo o esposti al trattamento con anticorpi anti-NGF,
hanno dimostrato che, nei podociti in corso di maturazione, la deprivazione di NGF induce un aumento dell’interazione p75-PDE4A5, cui consegue una riduzione dei livelli
di cAMP e dell’attività della PKA; questo determina infine una maggiore esposizione
della sinaptopodina all’attacco da parte della L-catepsina. In conclusione, i risultati
ottenuti in questo lavoro di tesi evidenziano che il NGF ha un ruolo chiave nella
fisiopatologia del podocita e, considerando l’enorme importanza che la neurotrofina
sembra avere nell’ambito del corretto differenziamento podocitario e nel mantenimento
della corretta morfologia cellulare, si intravedono possibili prospettive applicative del
NGF quale valido strumento terapeutico nel trattamento di patologie renali croniche
associate a proteinuria, dal momento che la compromissione della funzione podocitaria ne rappresenta l’evento patogenetico precoce e determinante; Università degli Studi della CalabriaSoggetto
Farmacologia; Proteine; Cellule
Relazione
BIO/14;