Cratterizzazione degli effetti neuroprotettivi della leptina in un modello sperimentale di ischemia cerebrale focale nel ratto
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Petrelli, Francesco
Sisci, Diego
Amantea, Diana
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Dottorato di Ricerca in Biochimica Cellulare ed attività dei Farmaci in Oncologia XXIV Ciclo,,a.a. 2010-2011; La leptina, oltre ad avere effetti sull’ipotalamo per il controllo del peso corporeo, è
coinvolta nella regolazione della funzionalità, dello sviluppo e della sopravvivenza neuronale.
Studi recenti hanno evidenziato i suoi effetti neuroprotettivi nel danno ischemico cerebrale,
ma fino ad oggi il ruolo del fattore di trasduzione ed attivatore trascrizionale (STAT)-3, il
principale mediatore della via di trasduzione del segnale di ObR nel cervello, non è stato
chiarito. I nostri dati dimostrano che la somministrazione sistemica acuta di leptina è
neuroprotettiva in ratti sottoposti ad occlusione permanente dell’arteria cerebrale media
(MCAo), come documentato dalla riduzione significativa del volume di infarto cerebrale e del
deficit neurologico fino a 7 giorni dopo l’induzione di ischemia. Mediante analisi di
immunofluorescenza e tecniche di frazionamento subcellulare abbiamo osservato che la neuroprotezione da leptina è associata con la modulazione dei livelli di fosforilazione di
STAT-3 in differenti tipi cellulari nella corteccia cerebrale ischemica. Infatti, poche ore dopo
l’insulto la leptina aumenta i livelli di p-STAT3 nel nucleo degli astrociti della penombra
ischemica contribuendo così agli effetti benefici di queste cellule sull’evoluzione del danno.
L’aumentata espressione di homer-1a che osserviamo negli astrociti fino a 7 giorni dopo l’induzione di ischemia, sottolinea ulteriormente il loro ruolo benefico. Mediante
ricostruzione 3D di immagini di microscopia elettronica, combinata con analisi morfometrica,
abbiamo osservato che gli astrociti reattivi mostrano un ridotto coverage bilaterale, mentre la
percentuale di contatto con le sinapsi glutammatergiche rimane invariata. Inoltre, l’aumento
di p-STAT3 indotto dalla leptina nei neuroni dopo 24h di MCAo è associato con un aumento
dell’espressione dell’inibitore tissutale delle metalloproteasi della matrice (TIMP)-1 nella
corteccia, suggerendo un suo coinvolgimento nella neuroprotezione indotta dall’adipochina; Università degli Studi della CalabriaSoggetto
Farmacologia; Ormoni peptici; ischemia cerebrale
Relazione
BIO/14;